Siem Reap in Cambogia, come arrivare e cosa fare in tour

Siem Reap in Cambogia, come arrivare e cosa fare in tour

Agosto 26, 2018 Off Di Redazione

Siem Reap e’ una cittá in cui tutto gravita attorno al vicino complesso archeologico di Angkor Wat e, di conseguenza, intorno al flusso turistico (ed economico) che esso genera.
La maggior parte delle guest houses e degli alberghi, cosí pure le banche, gli shopping centers ed i mercatini, sono situati in tre aree ben definite: la prima é circoscritta dal quadrilatero che va da Sivatha Road ad ovest, la Residenza Reale a nord, il fiume ad est ed il mercato vecchio/ Pub Street a sud. La seconda abbraccia la Strada Nazionale nr. 6 dalla periferia est sino all’aeroporto. La terza é situata ad est del fiume, intorno al Wat Bo.

Come arrivare a Siem Reap

L’aeroporto internazionale di Siem Reap, a pochissimi chilometri dal centro cittadino, e’ servito da diverse compagnie regionali , con voli giornalieri da/per Phnom Penh, Bangkok, Hanoi/HCMC, Vientiane/Pakse, Kuala Lumpur, Hong Kong, Seoul/Busan-Osaka/Narita( via Phnom Penh). Il governo sta progettando la costruzione di un ulteriore scalo internazionale, con capacitá di traffico superiore, ad una sessantina di chilometri ad ovest della citta’. Un Taxi dall’aeroporto in citta’ costa 7 dollari, mentre un motodop ne costa 2.
Numerose compagnie di autobus coprono la tratta da Phnom Penh e Sihanoukville, e di recente sono state introdotte delle corse notturne. Anche Poipet ed il vicino confine Thai, sono serviti da corse giornaliere, che proseguono ( o arrivano) per ( o da) Aranyapratet/Bangkok.
C’e’anche la possibilitá, venendo da Phnom Penh o da Battambang, di arrivare nelle vicinanze di Siem Reap ( Chhong Kneas) con il battello. Chhong Kneas dista 15 km dalla citta’, il costo di un tuk-tuk dall’imbarcadero e’ 5 dollari, un motodop ne costa 3 ed un taxi ( se lo trovate) costa circa 7 dollari.

Emergenze sanitarie: in caso di incidenti gravi o condizioni mediche molto serie, la miglior cosa e’ farsi trasportare immediatamente a Phnom Penh o addirittura a Bangkok. Le strutture sanitarie di Siem Reap sono migliorate negli ultimi anni,ma a parte realtá ultra-attrezzate come il celebrato Kantha Bopha Children Hospital del filantropo svizzero Dott. Beat Richner, la cittá é servita da due piccoli ospedali e da una manciata di cliniche; tutti gli hotels di lusso hanno comunque il loro resident doctor in caso di necessitá, ma se scegliete questa opzione preparatevi a pagare una bella parcella salata.

In caso di bisogno potrete rivolgervi a:

Royal Angkor International Hospital : Statale #6 (Airport Road) Tel: 063-761888, 063-399111

sito web : www.royalangkorhospital.com

Siem Reap Provincial Hospital : a 200 metri dal Mercato Vecchio, ospedale governativo poco attrezzato e con quasi nessuno che parla inglese.

Potrete trovare ogni tipo di farmaco e presidio sanitario qui :
U-Care Pharmacy:
1) Old Market area Tel: 063-965396
2) Siem Reap International Airport Tel: 063-761293
3) Angkor National Museum Tel: 063-966683
4) Lucky Mall
www.u-carepharmacy.com

Polizia Turistica: all’ingresso dell’ Angkor Archaeological Park.Tel: 012-402424, 012-969991,012-838768
Ufficio Postale : sul lungofiume ( Pokambor Rd.), a nord del Psar Chas. Aperto tutti i giorni 7.00-17.30 .
Banche: quasi tutte le banche principali sono situate nella zona di Sivatha Rd./Old Market. In citta’ ed all’aeroporto funzionano un congruo numero di bancomat.
Chiesa Cattolica: se dopo una full immersion nell’induismo e nel buddhismo dei templi angkoriani avete bisogno di accendere un cero alla Madonna, la Chiesa cattolica della citta’ ( St.John) si trova sul lungofiume, lato orientale, vicino a Wat Po Langka.

Il complesso archeologico – Angkor Wat

Orientamento, mezzi di trasporto a disposizione ed accesso ai templi : Il complesso archeologico di Angkor Wat/Angkor Thom dista appena una manciata di chilometri dalla zona centrale di Siem Reap.

I templi possono essere visitati ( ancora) con mezzi di trasporto motorizzati, anche se noi consigliamo la bicicletta che e’un eccellente mezzo di trasporto, non inquina, fa bene alla salute e consente di gustare le meraviglie di Angkor in pieno silenzio e massima concentrazione. Virtualmente ogni guest-house in citta noleggia biciclette e mountain bikes. E, in caso di forature, virtualmente ogni cambogiano in zona sará in grado di riparare la gomma con 1 dollaro (ed in 5 minuti) . I pigri potranno comunque noleggiare un tuk-tuk per la modica cifra di 12-15 dollari al giorno, o avvalersi di un motodop per 10 dollari.

Se avete bisogno di una guida, per 25 o 30 dollari al giorno potrete avere con voi qualcuno che, in un inglese terribile, vi dirá piu’o meno quello che potete leggere sul Lonely Planet o persino sugli opuscoli pubblicitari che potrete trovare virtualmente in ogni albergo o guest house della Cambogia. Ci sono a disposizione anche delle guide italiane, contattateci per informazioni in merito .

L’ingresso al complesso archeologico costa 20 dollari per un giorno ( piú che sufficiente a nostro avviso), tre giorni vanno a 40 dollari e sette giorni di visita costano 60 dollari. Il biglietto per tre giorni e’ valido una settimana, ossia potete accedere ad Angkor Wat tre giorni a scelta in una settimana. Il biglietto di ingresso valido 7 giorni consente di accedere ai templi per 7 giorni in un mese. Diciamo che in un giorno, se partite presto e pianificate bene la visita, ce la farete a vedere le cose piú importanti.

Piccola guida al complesso archeologico di Angkor Wat/ Angkor Thom

Siamo sicuri che non vi porterete dietro il laptop con la chiavetta 3G, durante la vostra visita ai templi, bensí una guida tascabile ed una mappa della zona (o assolderete una guida turistica), per cui saremo piu’ brevi possibile in questa sede.

Qualsiasi itinerario abbiate in mente, sono due i luoghi da assolutamente non perdere : il tempio di Angkor Wat e quello di Bayon. Durante il breve tragitto dal primo al secondo tempio passerete per la interessante porta Sud di Angkor Thom, circondata da altre rovine; dopo la porta, troverete il tempio di Bayon, caratterizzato dalle facce di Vishnu incarnatosi nel Buddha, rivolte ai quattro punti cardinali ( i soliti maligni dicono fossero le facce del re Suryavarman II, noto per il suo voler essere sempre informato di tutto). Proseguendo oltre il tempio di Bayon, troverete la Terrazza degli Elefanti ( di cui una sezione é stata restaurata con la partecipazione di una equipe italiana), luogo suggestivo che periodicamente ospita la cerimonia reale della semina del riso (Royal Ploughing Ceremony) alla presenza del re, dei brahmini reali e delle piú alte cariche politiche e religiose del paese.

Ad Ovest della Terrazza degli Elefanti potrete scorgere i massicci complessi piramidali di Baphuon e Phimeanakas, per finire con la Terrazza del Re Lebbroso.
Se il tempo a disposizione ve lo consente, dovreste visitare il complesso di Ta Prohm, dove le rovine sono letteralmente inghiottite dalla giungla e dalle enormi radici di dipterocarpo e baniano. In questo complesso sono state ambientate alcune scene di un famoso film hollywoodiano con Angiolina Jolie.

Altri luoghi interessanti sono Pre Rup, Ta Keo, Bakong, West Mebon, Preah Khan, Banteai Kdei, Neak Pean e Srah Srang, seppure abbastanza distanti da Angkor Wat. Un buon tuk-tuk vi ci porterá comunque in pochi minuti.
A 13 chilometri da Angkor Wat c’e’pure il complesso di Roluos, che offre alcuni mirabili esempi di architettura dei primi anni dell’era Angkoriana ed addirittura pre-Angkoriani.

Siem Reap: cose da fare

E’ ormai un dato di fatto : dopo avere visitato per due giorni i complessi archeologici di Angkor Wat e dintorni, e assorbito cotanta storia e spiritualitá dai templi, dalle statue e dai bassorilievi (ovvero, da cio’che rimane di essi), il turista medio sente il bisogno di ritornare con i piedi su questa terra e di occupare il paio di giorni che gli/le rimangono a Siem Reap in attivitá triviali e materiali quali lo shopping, un bel massaggino tonificante, una buona cena e quattro salti in discoteca. Alcuni invece rimangono cosí toccati dal numero di mendicanti e di ragazzini laceri intorno alle sacre rovine di Angkor, che sentono il bisogno di visitare o di contribuire a qualche progetto di volontariato. Un’altra piccola percentuale di turisti, non domi dall’atmosfera spirituale che permea la zona, cercano ulteriori esperienze, o solamente la pace interiore, visitando i (moderni) templi buddhisti della citta’ o iscrivendosi ad un corso di meditazione o di yoga. Altri invece vanno dritti al pub e si attaccano alla bottiglia fredda di birra, che si chiama, (indovinate un po?) come quasi tutto qui a Siem Reap, proprio Angkor.

E noi, puntuali come i debiti e la morte, siamo qui a raccontarvi il dove ed il come.

Shopping

A Siem Reap esistono una serie di centri commerciali, mercati e mercatini in cui potrete spendere tutto cio’ che vi e’ avanzato, una volta data la mancia al conducente del tuk-tuk, alla guida ed ai ragazzini che vendono le cartoline ad Angkor Wat.

Per i souvenirs angkoriani di ogni genere, lo Psar Chas ( Old Market) ed alcuni mercatini lungo la Sivatha Road rappresentano quanto di meglio la cittá offra in riguardo. In questi mercati troverete anche abbigliamento ed accessori, rigorosamente taroccati ma uguali agli originali di marca. Troverete esattamente le stesse cose nei ( piú moderni) shopping centers maggiori, a prezzi rigorosamente maggiori. Probabilmente e’ il prezzo da pagare per il piacere di fare shopping con l’aria condizionata. Al mercato, anche una occhiata alla sezione frutta e verdura sará una avventura da non perdere.

Eco-turismo

Gli amanti della natura potranno visitare numerosi santuari naturalistici, tutti situati nel raggio di pochi chilometri dalla cittá. Vista la rapida espansione urbana, vi consigliamo di farlo adesso perche’ magari tra qualche anno al posto di una foresta di mangrovie ci sara’un distributore di benzina o un centro commerciale.

Il villaggio galleggiante di Chhong Kneas, ad una quindicina di km a sud ovest di Siem Reap, e’ ormai una vera e propria cittá galleggiante, con cliniche, chiese, distributori di carburante e semplici abitazioni, tutti rigorosamente flottanti sul Tonle Sap. Vi consigliamo una visita al Gecko Environment Center, dove troverete chi vi spieghera’ tutto , o quasi, sulle biodiversita’ presenti sul grande lago.

Qualche km a sud-ovest di Chhong Kneas troverete Kampong Phluk, ennesimo villaggio galleggiante, circondato da foreste semissommerse di mangrovie che ospitano famiglie di macachi ed uccelli esotici come il bucero e altre specie, predatori inclusi.
Ad Ovest di Chhong Kneas, invece, e’situato il Prek Toal Bird Sanctuary, oasi naturalistica per gli amanti del birdwatching. Da non perdere. Se avete tanti giorni a disposizione non perdetevi Ang Trapeng Thmor Sarus Crane Reserve, altra riserva naturalistica per la difesa delle specie locali di gru, pellicani ed altri uccelli.
Chiedete informazioni al vostro hotel o alla vostra guest-house, questo tour prevede il pernottamento in loco. Per altre informazioni : www.samveasna.org / booking@samveasna.org

Golf

A Siem Reap ci sono due campi di golf di livello internazionali, l’Angkor Golf Resort ed il Phokeethra Country Club, quest’ultimo attiguo al Sofitel Royal Phokeetra Golf & Spa Resort. Entrambi sono attrezzatissimi e ambientati in un paesaggio realmente esotico. Da non perdere.

Equitazione

Se amate i cavalli, al The Happy Ranch Horse Farm, qualche chilometro fuori cittá, troverete quello che fa per voi. Girare per i villaggi Khmer in groppa ad un cavallo e’ certamente piú educativo che farlo in sella ad una rumorosa e puzzolente moto da enduro. Troverete immancabilmente gli opuscoli di questa Farm nel vostro hotel o guest-house.

Cinema
All’ Angkor Night Market, piccolo mercatino notturno sito in una quieta zona appena fuori dal centro, c’e’ una altrettanto piccola sala cinematografica ( con aria condizionata) dove, su uno schermo di 3 metri per 2,5 sono trasmessi, a differenti orari pomeridiani e serali, alcuni interessanti documentari sulla Cambogia e la sua storia, antica e recente. Ingresso: 3 dollari. A disposizione pop corn, birra e snacks assortiti.

Farfalle esotiche
Siete amanti delle farfalle? Ebbene, Siem Reap e’ il vostro paradiso.
A una mezz’ora di tuk-tuk dal centro citta’, L’Angkor Butterfly Center e’ un luogo dove vengono esibite, rigorosamente vive e svolazzanti, tutte le specie di farfalle della Cambogia e del sud-est asiatico. Ci sono delle zone in cui vengono spiegate le abitudini delle singole specie. Ingresso: adulti 4 dollari, bambini sopra i 5 anni 2 dollari. Da non perdere !
Se invece non vi volete muovere dalla cittá , in zona Wat Bo ( ad est del fiume) c’e’ il Butterflies Garden Restaurant, dove potrete gustare le specialita’gastronomiche del posto in mezzo a centinaia di farfalle!

Danza tradizionale

Sicuramente, dopo i templi, la Apsara dance rappresenta l’ attrazione nr.2 di Siem Reap.
Gli spettacoli vengono tenuti in ambienti diversi ( ristoranti, alberghi, pub etc.), e la qualita’della rappresentazione varia a seconda del luogo. Una delle troupes piú rinomate danza all’ Apsara Theatre, nella zona del Wat Bo. Questo ristorante-con-teatro necessita di prenotazione, compito che potrete affidare alla concierge del vostro albergo o al ragazzo della vostra guest-house.

In Pub Street lo spettacolo offerto dal Temple Balcony e’ molto popolare, l’atmosfera e’ informale, il menu Khmer/Asiatico e’ vasto ed i prezzi sono modici. Gli alberghi piú lussuosi ospitano un proprio spettacolo di danza Apsara. Di certo non ai prezzi del Temple Bar.

Volontariato

Certamente la vista dei “bambini di Angkor”, l’orda di ragazzini scalzi e laceri che cercano di rifilarvi souvenirs e cartoline durante la vostra visita ai templi, lascerá quelli piú sensibili tra voi turisti con il desiderio di aiutare. Ci sono innumerevoli Onlus in citta’che si occupano di assistere i bambini di strada, gli orfani, i disadattati, i poveri ed i derelitti. Molte di queste Onlus fanno qualcosa per alleviare i problemi sociali, altre invece fanno solo chiacchiere per attirare fondi dai donatori internazionali. Vi suggeriamo un paio di progetti che riteniamo siano molto serii, e che vi consigliamo di visitare ( magari lasciando una piccola donazione) :

ODA Cambodia: Mr. Leng ed i bambini di questo piccolo orfanatrofio/centro di accoglienza non mancheranno di cercare di rifilarvi qualche quadretto, in cambio di una donazione. Alcuni quadri sono dipinti molto accuratamente dai bambini di questo centro, a cui lo scrivente ha collaborato qualche anno fa in mansione di webmaster volontario. ODA é situata appena fuori del villaggio di Srah Srang, tra il tempio di Banteay Kdei e le rovine di Prasat Kravan. Se siete in visita ai templi, fermatevi una mezz’oretta con questi simpatici bambini e con i volontari di questa ONLUS.
Sito web: http://orphansdisabledcambodia.org
Ecole d’Hôtelierie et de Tourisme Paul Dubrule : scuola professionale alberghiera che gestisce anche l’hotel/ristorante Le Jardin des Délices. Merita una visita. Sito? Qui: www.ecolepauldubrule.org.

Jayavarman VII Hospital : non e’certo una cosa frequente vedere un professore di medicina, un primario pediatra di fama mondiale, che si esibisce al clavicembalo per raccogliere fondi. E’ invece quello che fa ogni venerdi e sabato sera Beat Richner, il vulcanico fondatore di ben 4 ospedali per bambini in Cambogia, all’interno del suo fiore all’occhiello, il Jayavarman VII Hospital , situato giusto sulla strada che porta ad Angkor Wat. Da non perdere.

Meditazione e Yoga
Per coloro che sanno bene che Yoga non e’ solo una marca di succo di frutta, e che ritengono che la maniera migliore per combattere lo stress ed il logorío della vita moderna non e’ bersi un Cynar, Siem Reap offre corsi di meditazione e di Yoga. Dove? Qui : www.bkrajayoga.org e www.villa-shanti.com , e presso alcuni templi buddhisti della citta’. Chiedete maggiori informazioni alla reception del vostro albergo o guest-house.

Massaggi e Spa

Dalle stelle alle stalle, dalla metafisica alla volgare materia. Dall’ Induismo ed il Buddismo alla sciatica e all’ernia al disco, dall’archeologia religiosa al peeling ed all’aromaterapia. Ebbene, un po’ di auto-indulgenza e di relax ve li siete proprio meritati, dopo aver scarpinato per ore ( o giorni) tra le rovine del magnifico complesso di Angkor Wat e Angkor Thom. Ce n’e’per tutti i gusti e per tutte le tasche: sale di massaggio terapeutico/tradizionale Khmer, saloni di bellezza, centri benessere e spa. La maggior parte sono situate all’interno degli alberghi di lusso o sparpagliati nella zona di Pub Street e del mercato vecchio. Vi consigliamo ( per esperienza personale, chi scrive soffre di ernia al disco ed artrosi cervicale) Blue 7 Khmer Massage e Body Tune, zona Old Market. Per i piu’ abbienti, consigliamo Shinta Mani e Bodia .

Gozzoviglie

Scendendo ancora piú in basso nella scala dei valori, passiamo ora ad uno dei passatempi preferiti da chi vi scrive ( e di cui abbiamo una diapositiva sopra il titolo del paragrafo). Beh, dateci retta, a Siem Reap non manca proprio nulla, tantomeno i pub e le discoteche. C’e’ persino una Pub Street, che non e’ una singola strada, bensi’ un intrico di vie e viuzze piene zeppe di bar, ristorantini e pubs. Anche lungo la vicina Sivatha Road e strade laterali potrete trovare dei gran locali, tra cui vi consigliamo Sok San e Dead Fish Tower, locale dall’architettura incredibile, famoso per i coccodrilli che gironzolano al pian terreno e le ostriche fresche. Da provare !